Asensi Matilde - 2019 - Sakura by Asensi Matilde

autore:Asensi Matilde [Asensi Matilde]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General
ISBN: 9788828203254
Google: TEawDwAAQBAJ
Amazon: B07XFQFZGJ
editore: Solferino
pubblicato: 2019-09-24T22:00:00+00:00

12

Senza via d’uscita

Ichiro tardò qualche secondo a realizzare la cosa e, mentre la povera Odette ci guardava con la classica espressione di chi non capisce cosa gli stanno dicendo, quel coglione di Morris si mise a insultarci come se l’avessimo offeso profondamente. Il poveretto non sopportava tante umiliazioni di fila nello stesso giorno, anche se le vedeva solo lui.

«Cosa sono i colori complementari?» ci chiese dolcemente Odette mentre Morris continuava a strillare che eravamo una banda di presuntuosi e pedanti.

Ichiro, che ormai aveva capito come funzionavano i colori complementari e sorrideva, si rivolse a lei.

«Sono tre coppie di colori» le spiegò, «che, associati, diventano molto più brillanti e intensi.»

Vidi che Odette non usciva dal suo sconcerto e così, mettendomi nei panni del Kentaro della situazione, tolsi la parola a mio figlio.

«Il rosso sembra sempre molto più rosso se lo metti accanto al verde e il verde appare più intenso accanto al rosso che a qualsiasi altro colore» le spiegai. «Lo stesso vale per le altre due coppie di colori: il blu sembra più vivo e brillante accanto all’arancione e l’arancione accanto al blu, così come il viola accanto al giallo e il giallo accanto al viola.»

«Non sono proprio i colori dei draghi di pietra?» chiese lei.

«Esattamente» risposi. «Quello che ti ho detto ha una spiegazione scientifica che non ci…»

«Esistono tre colori cosiddetti primari» mi interruppe Ichiro, «che sono il rosso, il giallo e il blu, che si chiamano così perché non si possono ottenere mescolando altri colori. E poi ci sono i colori secondari, che si ottengono mescolando due o tre primari. Il verde, per esempio, è un colore secondario perché è formato dal giallo e dal blu, vero? Ebbene, il verde è il colore complementare dell’unico colore primario che non contiene, e cioè del rosso. E il discorso vale anche per gli altri.»

Odette annuì educatamente alla spiegazione di Ichiro.

«Senti, Odette» le disse Oliver vedendo che in realtà sembrava ancora un po’ smarrita. «Non dare retta a quello che ti stanno raccontando questi due. Tieni a mente le tre coppie di colori, intesi? Rosso e verde, giallo e viola, e blu e arancio. Se dipingi un cielo blu accanto a un campo di terra arancione i due colori si completeranno in modo da sembrare molto più brillanti e belli e il quadro ti piacerà di più. È un effetto ottico, prodotto dai nostri occhi quando vedono abbinate queste coppie di colori.»

«E cosa c’entra con il nostro labirinto?» chiese Odette guardandosi attorno.

«Ebbene, Van Gogh ha usato i colori complementari in tutte le sue opere» intervenne Ichiro, incapace di frenarsi. «Di fatto, persino nei suoi peggiori momenti di crisi e alterazione non ha mai smesso di utilizzare con grande buonsenso la teoria del colore che aveva studiato su un libro che lo influenzò molto, la Grammatica delle arti del disegno, di Charles Blanc, pubblicato a metà del XIX secolo. Se usava un blu ci metteva accanto un arancione e se dipingeva un rosso gli affiancava sempre un verde. E dove usava un giallo, puoi scommettere che ci trovavi anche il viola.

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